Zeta Canis Minoris
Zeta Canis Minoris | |
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Classificazione | gigante brillante azzurra |
Classe spettrale | B8II C ~ |
Distanza dal Sole | 420 anni luce |
Costellazione | Cane Minore |
Redshift | 32,30 ± 2,00 |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 07h 51m 41,9887s |
Declinazione | +01° 46′ 00,726″ |
Lat. galattica | +14,1982° |
Long. galattica | 218,3194° |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 5,13 |
Magnitudine ass. | -0,42 |
Parallasse | 7,76 ± 1,02 mas |
Moto proprio | AR: -13,97 ± 1,06 mas/anno Dec: -3,78 ± 0,76 mas/anno |
Velocità radiale | 32,3 ± 2 km/s |
Nomenclature alternative | |
Zeta Canis Minoris (ζ CMi / Zeta Canis Minoris) è una stella gigante brillante azzurra di magnitudine 5,13 situata nella costellazione del Cane Minore. Dista 420 anni luce dal sistema solare.
In prossimità della stella è localizzato l'antiapice solare.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto nelle aree più interne del continente antartico. Nell'emisfero nord invece appare circumpolare solo molto oltre il circolo polare artico. La sua magnitudine pari a 5,1 fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra dicembre e maggio; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]La stella è una gigante brillante azzurra; possiede una magnitudine assoluta di -0,42 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dati della stella dall'archivio Simbad, su simbad.u-strasbg.fr.